Mi sono portato il kayak pieghevole, un Nautiraid da 4 metri e 16: un'imbarcazione compatta da portare in giro per i 7500 km del viaggio, ma allo stesso tempo "marina", stabile, affidabile. Un pò lenta, certo.
Ullangersfjorden, Hoga Kusten, Golfo di Botnia. Poca gente in giro...
Non conosco bene i posti, e sono in giro sempre da solo (e in acqua c'è poca gente, o nessuno): allora scelgo un profilo basso, giri ridossati, solo con meteo stabile.
Vedo solo tre posti, sicuramente solo un assaggio dei molti possibili itinerari su coste che credo siano veramente molto belle da percorrere, con collane di isole da scoprire spesso in solitudine. Cosa che in Mediterraneo in agosto capita ormai molto raramente.
E l'acqua non è poi così fredda...
Un altro mare
Intanto è un altro mare. Ha un profumo molto intenso, però l'acqua ha un sapore meno deciso, meno iodico. Nel Baltico e nel Golfo di Botnia l'acqua l'assaggio, è salmastra. Poi il colore del mare sotto è verde bottiglia, anche se l'acqua è limpida.Faccio il primo giro sulla costa del Kullaberg, una penisola protetta da una riserva naturale sul Kattegat, lo stretto che separa Svezia e Danimarca.
Basse isolette alberate all'orizzonte illudono, fingono di essere atolli tropicali. Comunque l'acqua è fresca, non gelida.
La costa a S è soleggiata, mentre quella opposta, più ombrosa, è pur bella ma quasi selvatica, oscura.
Kullaberg
Il faro Kullen Fyr
Il faro Kullen Fyr
Medusa
Un rimorchiatore usato per diporto a Molle
Il secondo giro lo faccio nel Parco Nazionale di Hoga Kusten, la "Costa Alta", nel Golfo di Botnia in cima al Mar Baltico. Parto dalla spiaggia di Storsansds nella penisola di Mjallom e scendo nel fiordo Ullangersfjorden verso ovest.
Ancora un altro mare, questa volta verde oliva come l'olio nonostante sia limpido. L'acqua è praticamente dolce, la superficie è calma, il mare è blu.
Ambiente raccolto, quasi lacustre, l'orizzonte marino qui non si vede mai.; silenzio completo, solitudine assoluta. Il gioco è trattenere il respiro, fermarsi e sentire cosa si sente. Poco: sciabordio dell'acqua sui fianchi del kayak, vento nelle cime delle betulle.
Hoga Kusten dalla cima Skuleskogens
Verso l'isola di Strango
Due cervi in spiaggia, bevono o brucano?
Poi ritorno alla spiaggia e proseguo verso il largo, a doppiare il capo verso Norrfallsviken. L'illusione dell'ambiente lacustre svanisce, prendo del vento forte e anche se le onde non sono alte fatico molto.
Qui il mare è plumbeo, le rocce sono nere, l'acqua è più fredda. Inquietante.
Costa deserta anche qui, bassa, rocciosa. L'aria è per ora fresca, non fredda.
Il porto dov'è? Non dietro questa punta. Non dietro la seconda punta. Vento teso, prime crestine...
Ovviamente il porto di Norrfallsviken è ben nascosto in un profondo fiordo nel fiordo, ben ridossato.
Calma al riparo nel fiordo
Il mare è sempre più calmo al riparo del fiordo e solo all'ultimo in fondo appare il villaggio di casette su palafitte, giustamente rosso Falu Rodfarg.
Paola se la ride...
Norrfallsviken
Rosso Falu Rodfarg
Essicatoio
Il porto è tradizionalmente di pesca e di essicatura del pesce all'aria aperta, gli stenditoi sono tutti interamente di legno.
Terzo e ultimo altro mare lo cerco a N di Goteborg, ancora sul Kattegat, vicino a Marstrand. Anche qui tutto calmo, malgrado fino a pochi giorni fa questa sia stata la "mecca del diportismo" svedese (sic...)
Faccio un giro a tardo pomeriggio nel Marstrandsfjorden, alle isolette di Krokholmen e Nordholmarna, due fra le migliaia di questo arcipelago.
Faccio un giro a tardo pomeriggio nel Marstrandsfjorden, alle isolette di Krokholmen e Nordholmarna, due fra le migliaia di questo arcipelago.
Dall'isola di Marstrandson verso il faro Pater Noster
Sulle rive che guardano il largo, verso il Kattegat e la Danimarca c'è onda e ci sono correnti anche forti che non conosco, quindi sto tutto all'interno. Si sente probabilmente anche la marea in alcuni passaggi, che pure non dovrebbe avere grandi coefficienti in queste zone.
L'ambiente è austero, minimalista.
Qui l'acqua è più salata, ma oscura.
Placconate di rocce lisce entrano in acqua con una cornice di alghe.
Mi pare un posto da foche, ma non ne incontro.
Marstrandfjorden
Kayak pieghevole, placche, erica
Un ambiente di rocce antiche con pieghe che sembrano arabeschi e ondulazioni: l'ambiente ricorda i laghi alpini a quota intorno ai millecinque. Erica, muschio, pini, betulle.
Verso il mare e il tramonto invece l'ambiente è più oceanico, anche qui con mille isolette che sarebbe bello conoscere.
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